A seguito di numerosi sopralluoghi effettuati in città da parte dei tecnici dell’Ufficio Ambiente si è riscontrata la presenza su alcuni muri di edifici cittadini di esemplari di Eilema Caniola: piccoli bruchi scuri, lunghi circa due centimetri, ricoperti da peluria.
L’Amministrazione Comunale, ci tiene subito a precisare l’Assessore all’Ambiente Antonio Prencipe, si è subito mossa per effettuare le dovute verifiche, in collaborazione degli esperti, che hanno permesso di identificare questi bruchi quali larve di “Eilema Caniola”, una farfalla di colore chiaro, nella fase larvale si presenta come un piccolo bruco.
Questa specie, che nella fase adulta è visibile sotto forma di piccole farfalle di colore chiaro, nella fase larvale si nutre di alghe, muschi e licheni ed è per questo motivo che la loro presenza è facilmente rilevabile nelle case i cui tetti sono ricoperti da coppi e comunque nelle zone esposte a nord dove vi è maggiore umidità e temperature più fresche.
Data la sua natura non è necessario provvedere ad un’azione di disinfestazione generale che diffonderebbe nell’aria sostanze nocive ledendo una specie innocua per l’uomo, ma è possibile arginare il problema si arginare singolarmente identificando i punti d’ingresso, ed è possibile trattare la soglia con un insetticida generico per insetti striscianti.
Gli esperti segnalano che questi insetti non hanno effetti sulla salute di persone e animali, solo alcuni individui particolarmente sensibili possono presentare irritazione alla pelle per il contatto con la peluria del bruco.