Sulle note sublimi del violino di Guido Rimonda, è stata inaugurata oggi pomeriggio in Arca la mostra "Giacomo Manzù. La scultura è un raggio di luna". A dare inizio alla cerimonia il Sindaco Andrea Corsaro, che ha affermato "Sono felice di poter presentare alla città un evento di portata internazionale come questa meravigliosa mostra che permette di far conoscere la bellezza di Vercelli, che vanta un patrimonio artistico straordinario".
E’ intervenuta l’Assessore Regionale alla Cultura Vittoria Poggio “la luna presente nel titolo della mostra è un invito a guardare in alto e a pensare a valori importanti che devono sempre guidare la cultura”.
Sono intervenuti l’Arcivescovo di Vercelli, Monsignor Marco Arnolfo, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli Aldo Casalini, il Magnifico Rettore Gian Carlo Avanzi.
I curatori Daniele De Luca e Alberto Fiz, hanno illustrato brevemente alcuni tratti della mostra descrivendo il filo conduttore che è la spiritualità, un allestimento che ricorda una piazza San Pietro idealizzata e stilizzata che conduce fino alla riproduzione della Porta della morte (il cui originale si trova di San Pietro in Vaticano n.d.r.) che chiude la mostra.
Presenti la figlia di Giacomo Manzù, presidente della omonima fondazione Giulia Manzù, la curatrice Marta Concina, e Nicola Loi di Studio Copernico.
Presenti, tra le molte autorità, l’On. Emanuele Pozzolo, il Prefetto Lucio Parente ed il Questore Maurizio Di Domenico.
La mostra, realizzata dalla Città di Vercelli con L’Arcidiocesi di Vercelli, lo Studio Copernico e la Fondazione Giacomo Manzù, vede la collaborazione di Atl Terre dell’Alto Piemonte, FAI Vercelli, Museo Borgogna, Fondazione Museo del Tesoro del Duomo, Museo Leone ed Università del Piemonte Orientale, con il contributo della Regione Piemonte, della Provincia di Vercelli, della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Fondazione CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo, Biverbanca, Iren, NovaCoop, Amazon e Meeting art.
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