Questa mattina, alla presenza del Sindaco Andrea Corsaro, dell'Assessore alle Politiche Sociali Ketty Politi, del Presidente del Consiglio Comunale Romano Lavarino e delle massime autorità cittadine, è stato inaugurato il C.U.A.V. (Centro Uomini Autori o Potenziali Autori di Violenza), da lunedì 18 marzo 2024 attivato dal Comune di Vercelli – Settore Politiche Sociali unitamente al S.I.S.P.Se di Torino, Associazione con riconosciuta esperienza nella trattazione degli autori di violenza, quale strumento e luogo per contribuire alla prevenzione e all’interruzione della violenza nei confronti delle donne.
“L’inaugurazione di questo centro è un momento importante perché il C.U.A.V. risponde alla necessità di avere un luogo che possa facilitare i percorsi di riabilitazione ed accompagnamento di uomini autori di violenza - dice il Sindaco Andrea Corsaro - l’Amministrazione ha sempre prestato grande attenzione a queste problematiche, l''operazione congiunta con le forze dell’ordine permetterà di combattere ulteriormente il fenomeno della violenza contro le donne”.
A spiegare lo scopo del centro la Dottoressa Alessandra Pitaro Direttore del settore Politiche sociali “Il C.U.A.V. è una struttura dove si attuano programmi rivolti agli autori di violenza domestica, sessuale e di genere, per incoraggiarli ad adottare comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali e a modificare i modelli comportamentali violenti al fine di prevenire la recidiva. Ha inoltre come scopo prioritario la netta assunzione di responsabilità della violenza da parte degli autori e il riconoscimento del suo disvalore come modalità relazionale e di risoluzione del conflitto”.
La Dottoressa Maura Garombo responsabile di S.I.S.P.Se ha spiegato “fin dai miei primi studi in Inghilterra nel 2008 mi sono appassionata a questo tema che in Italia era poco studiato e non c’erano molti provvedimenti a riguardo. Oggi siamo in grado di inaugurare un centro con otto psicologi e psicoterapeuti specialisti del settore”.
Presenti le numerosi autorità che sul territorio si occupano in prima persona del problema il vice prefetto Cristina Lanini ha ribadito come “ è un ulteriore tassello delle buone pratiche che questo territorio ha messo in campo contro la violenza sulle donne, a partire dalla firma nel 2018 del protocollo tra le autorità interessate al fenomeno fino ad oggi, questo territorio ha dimostrato grande sensibilità”. Anche il Presidente della Provincia Davide Gilardino ha sottolineato come l’istituzione di questi centri sia un servizio per tutti i comuni della Provincia, testimonianza di una grande collaborazione tra le Autorità sul territorio.
Presenti tra le autorità l’Assessore alle Politiche Sociali Ketty Politi, il Questore Giuseppe Mariani, il Direttore dell’ASL Eva Colombo, il Presidente dell’ordine degli avvocati Roberto Rossi ed il garante delle persone private della Libertà Pietro Oddo.
Il C.U.A.V. VC ha sede nei locali di Piazza Municipio 1 e garantirà un’apertura dello sportello per 2 giorni settimanali lunedì e mercoledì dalle 13.30 alle 19.30, anche su appuntamento e un numero di telefono dedicato: 331/5602861.
Al fine di garantire i suddetti obiettivi il C.U.A.V. VC garantisce i seguenti servizi per l’utenza:
1) Colloqui di valutazione;
2) Presa in carico e attivazione di percorsi individuali e di gruppo;
3) Valutazione del rischio.
Il C.U.A.V. si avvale di operatori maschili e femminili specificamente formati.
All’interno dell’équipe di lavoro è richiesta multidisciplinarietà, garantendo la possibilità al C.U.A.V. di fornire risposte adeguate a bisogni complessi.
I programmi di intervento dedicati agli autori di violenza si orientano secondo i seguenti obiettivi:
-assumere la responsabilità della violenza agita;
-sviluppare la percezione e la consapevolezza degli effetti dannosi che la violenza agita ha sulla salute delle persone, sulla funzione genitoriale, sul programma di crescita e sviluppo psicofisico dei bambini e delle bambine;
-sviluppare la consapevolezza di sé, dell’altro e della relazione per migliorare la gestione degli impulsi, degli stati affettivi ed emotivi negativi e distruttivi, per ampliare il repertorio di capacità e strumenti relazionali costruttivi e cooperativi;
-promuovere una riflessione critica sull’identità maschile e sull’idea di virilità e le sue interconnessioni con la violenza di genere, anche destrutturando gli stereotipi e gli atteggiamenti ostili verso le donne.
L’équipe del C.U.A.V. è formata, in relazione alle situazioni da gestire, da almeno tre operatori e comprende un professionista con la qualifica di psicoterapeuta o psicologo con una formazione specifica nel campo della violenza di genere, nonché altre figure professionali quali: educatore professionale, assistente sociale, psichiatra, avvocato, mediatore interculturale, mediatore linguistico-culturale, criminologo.