«Il presidente di Ovest Sesia e io siamo d’accordo su tutto. Inizia ufficialmente l’iter per candidare il canale Cavour a patrimonio dell’Unesco».
A parlare è il Sindaco di Vercelli, Roberto Scheda. Sceglie la storica sede dell’associazione irrigua e la mostra su Napoleone per informare, nel tardo pomeriggio di sabato 16 novembre, del percorso «che, insieme a Risò, ci porterà fuori dagli steccati provinciali e permetterà alle nostre terre di farsi conoscere in tutto il mondo».
Il Canale Cavour nasce da un’intuizione dell’agricoltore vercellese Francesco Rossi che, dal 1842 e per cinque anni, percorre con un semplice livello ad acqua i territori fra il Po e il Sesia per rilevare la pendenza da lui solo ipotizzata. I suoi dettagliati studi confermano che, contrariamente alla opinione corrente, il livello del Po è al di sopra di quello del Sesia. Nonostante la bontà dei suoi approfondimenti e la validità della sua intuizione, il progetto di Rossi vedrà la luce solo dopo la sua morte. Costato circa 45 milioni di lire dell’epoca, il Canale Cavour viene realizzato fra il 1863 e il 1866. È lungo circa 83 chilometri e ha una portata massima di circa 110 metri cubi al secondo. «L’idea del Sindaco - interviene il presidente di Ovest Sesia, Stefano Bondesan, che con Scheda, sabato, ha avuto un incontro privato durato mezz’ora - dimostra come quando un’Amministrazione Comunale tiene alla sua terra, lavora a braccetto con chi quella terra la cura ogni giorno, si possono fare grandi cose».
Quindi: il Canale Cavour sarà candidato a entrare nell’elenco dei siti del patrimonio Unesco. Nati dalla convenzione del 1972, hanno lo scopo di incentivare la protezione e la conservazione di luoghi significativi dal punto di vista storico, culturale e ambientale. L’iscrizione nella lista dei patrimoni dell’umanità aiuta a proteggere siti storicamente importanti da disastri naturali e pressioni economiche negative. Secondo l'ultimo aggiornamento, effettuato nella riunione del 46º Comitato per il patrimonio dell’umanità, a luglio 2024, la lista è composta da 1.223 siti presenti in 168 stati del mondo. L’Italia è il paese con più siti, 60.