Martedì 11 Giugno alle ore 18.00 presso il Museo Leone di Vercelli con ingresso libero fino ad esaurimento posti, sarà presentata la nuova opera di Luca Nannipieri, noto storico dell’arte e affermato saggista, dl titolo Che cosa sono i Classici, edito da Skira proprio in questi ultimi giorni. Si pensa infatti che i classici siano opere immortali, ma se si guarda la storia delle civiltà, ciò che si constata è che la caratteristica delle opere umane è invece la loro mortalità. Contrariamente alla vulgata comune, ben sintetizzata dalla celebre frase di Italo Calvino, ovvero che il classico è un’opera “che non ha mai finito di dire quello che deve dire”, il libro di Luca Nannipieri mette a fuoco come l’universalità e l’immortalità siano in realtà due grandi equivoci se riferiti alle opere degli uomini.
Confrontandosi con il pensiero di alcuni tra coloro che hanno riflettuto sull’immortalità delle opere dell’uomo, da Eraclito a Oscar Wilde, da Walter Benjamin a Umberto Eco e spaziando in varie categorie d’espressione, dall’arte alla letteratura, dall’architettura alla moda, dalla cucina alla toponomastica, il saggio documenta come cercare segni universali e senza tempo sia un bisogno congenito nell’uomo, ma la storia e la diversità dei popoli e delle culture non permettono l’immortalità.
Luca Nannipieri, scrittore, storico dell’arte e critico di fama, ha pubblicato con Rizzoli “Candore immortale” (2022). Tra le sue pubblicazioni, il libro “A cosa serve la storia dell’arte” (Skira, 2021), è stato tradotto e pubblicato in Francia, nel 2022, da L’Harmattan, nella collana diretta dal professore emerito di Sociologia della Sorbonne di Parigi Pequignot. Ha collaborato e scritto su Panorama, Il Giornale e la dorsale tosco-emiliana del Corriere della Sera. Ha curato e presentato rubriche d’arte in Rai e Mediaset. Ha tenuto e tiene conferenze nei principali musei italiani.
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