Cenni storici sulla Biblioteca Civica

CENNI STORICI
La Biblioteca Civica nacque a Vercelli per iniziativa di alcuni illustri studiosi, tra i quali Luigi Bruzza (storico e archeologo, 1813-1883) e Sereno Caccianotti (storico e archeologo, 1809-1879) e di alcuni politici, tra i quali il sindaco Luigi Verga.

Nel 1860 essi si attivarono fortemente per istituire una biblioteca pubblica, in grado di soddisfare le esigenze culturali e sociali della cittadinanza, la cui domanda era mutata ed aumentata rispetto al passato.

Molte difficoltà ritardarono tuttavia di parecchi anni la realizzazione del progetto da parte del Comune. La biblioteca fu aperta al pubblico il 15 novembre 1875, nei locali situati all’ultimo piano del Palazzo Comunale, con un fondo bibliografico di oltre 7000 volumi ed opuscoli, provenienti dalle donazioni di privati e da un nucleo di fondi antichi già esistenti presso l’Archivio storico del Comune. 

Nel Catalogo dei libri esistenti nella Biblioteca Civica, pubblicato nel 1876, sono elencati 7833 titoli. Vi figurano, fra l’altro, incunaboli e numerose edizioni del XVI secolo. 

Nella relazione Intorno alle condizioni della Biblioteca Civica ed alla sua attività nel corso dell’anno 1887, presentata dal bibliotecario Cesare Faccio alla Commissione Municipale di vigilanza e pubblicata nel 1888, i dati statistici relativi al patrimonio sono i seguenti: 25.392 volumi ed opuscoli al 1° gennaio 1887 e 25.750 volumi ed opuscoli al 1° gennaio 1888.Nel 1959 la sede della Biblioteca Civica fu trasferita in via Cagna, nel palazzo settecentesco dei baroni Vicario di Sant’Agabio, ristrutturato ed ampliato con la costruzione del magazzino librario verso il cortile del Municipio, dove tuttora si trova.

Dal 1875 ad oggi il patrimonio bibliografico si è notevolmente arricchito per acquisti, donazioni, lasciti e diritto di stampa.

Tra le donazioni ricordiamo per importanza: la collezione dantesca Gandola (edizioni dantesche e di critica dantesca), consistente in 1481 volumi; la collezione Tea (edizioni artistico-letterarie, tesi di laurea in storia dell’arte), consistente in 2850 volumi; il legato Faldella (scrittore, 1846-1928; edizioni storiche, letterarie e politiche e periodici del XIX e XX secolo), consistente in 4789 volumi; il fondo Achille Giovanni Cagna (scrittore, 1847-1931; edizioni e manoscritti autografi del donatore). 

Tra le donazioni e i lasciti provenienti da privati citiamo altresì quelli di Carlo Dionisotti, Luigi Marocchino, Aronne Bedarida, Antonio Borgogna, Ilda Sacerdote, Ettore Berra, Ambrogio Trentano, Giovanni Necco, Virginio Bussi, Francesco Picco, Baldassarre Buffa, Franco Prina.Il patrimonio antico della Biblioteca Civica (dal XV al XIX secolo) è ragguardevole e conserva prime edizioni, opere storiche, letterarie e scientifiche rare e di pregio, periodici ormai introvabili in altre biblioteche. 

La biblioteca inoltre annovera tra i suoi fondi una collezione di edizioni bodoniane e pregevoli testimonianze di arte tipografica vercellese.Attualmente il patrimonio bibliografico della Biblioteca Civica consiste in circa 200.000 volumi e opuscoli, oltre 19.000 volumi di periodici, circa 50 incunaboli, 986 edizioni del XVI secolo e 624 manoscritti.

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Ultima modifica: 10 Mag 2021 - 15:09