Che il 2020 si sia aperto con un periodo tra i più difficili della storia non solo recente, è risaputo.
Che la voglia di tornare a guardare avanti sia tanta, è altrettanto evidente. E sotto questo aspetto la musica può dare un segnale importante, sia simbolico sia pratico, riprendendo la splendida abitudine di vivere di persona i concerti.
In più, il 1 agosto, festa di S. Eusebio , è da tempi remotissimi la data della celebrazione delle radici e delle tradizioni vercellesi: un giorno che fa parte della storia e del vissuto di intere generazioni di persone.
Unire questi due aspetti in una serata all'insegna della musica e della bellezza è l'obiettivo del Concerto di S. Eusebio di quest'anno, che si terrà come di consueto nella Basilica di S. Andrea e che è organizzato e realizzato dalla Camerata Ducale con la collaborazione dell'Amministrazione Comunale. Appuntamento molto sentito e atteso dalla cittadinanza vercellese che da sempre partecipa in modo numeroso per questo motivo, in considerazione del numero limitato dei posti disponibili, è stato deciso di realizzare il concerto due volte, in orario serale, il primo spettacolo alle ore 20 e il secondo alle ore 21.30.
Il concerto sarà rigorosamente a ingresso libero, ma nel rispetto delle normative anticontagio sarà indispensabile la prenotazione, che si può effettuare scrivendo a biglietteria@viottifestival.it.
L’incipit del concerto è affidato alle note toccanti dell’Ave Maria di Schubert per violino e orchestra. Seguiranno due autentici capolavori come il Concerto per flauto e arpa K299, in assoluto tra le opere più suggestive di Mozart, e la splendida quanto celebre Sinfonia “Alleluja” di Haydn, caposaldo del periodo preromantico.
Ad eseguire queste pietre miliari del repertorio classico, insieme all'Orchestra Camerata Ducale diretta da Guido Rimonda, saranno due solisti di raro talento e sensibilità quali Valerio Lisci all'arpa e Alessandro Longhi al flauto.
Un'edizione di S. Eusebio tutt'altro che in tono minore, dunque.
Al contrario, si tratta di un concerto che vuole rappresentare la forza dello spirito vercellese e quella speranza nel futuro che non è semplice illusione, bensì la voglia autentica di partecipare e condividere, contribuendo alla costruzione di un domani più sereno.