Innocenzo III e il giovane Federico II: la Magna Charta tra papato e impero

Quando: 
Domenica 12 Maggio 2019, ore 17:30
Dove: 
Museo Leone
Via Giuseppe Verdi,3013100 Vercelli , VC
Descrizione: 

Domenica 12 maggio alle 17,30 presso la sala d’Ercole del Museo Leone terzo e ultimo appuntamento con “Intorno a Guala”, un breve ciclo di lezioni pensate per fare luce su personaggi e avvenimenti che, per varie ragioni, hanno intrecciato la loro storia con quella del cardinale vercellese, in occasione delle celebrazioni per gli 800 anni dell’abbazia di Sant’Andrea di Vercelli e della mostra LA MAGNA CHARTA. GUALA BICCHIERI E IL SUO LASCITO.

La lezione, che sarà curata a due voci da Luca Brusotto e Riccardo Rossi, avrà per titolo Innocenzo III e il giovane Federico II: la Magna Charta tra papato e impero e ci porterà alla scoperta di due personaggi chiave della storia europea degli inizi del 1200. Due uomini dalle biografie eccezionali le cui gesta e le cui mire politiche si intrecciano anche con le vicende legate al famoso documento in mostra a Vercelli. 

Innocenzo III, il papa che si fece re, imponendo il potere temporale della chiesa in un momento nel quale la crisi inglese era solo una delle tante, tra le continue sconfitte dei Crociati in Terrasanta, l’avanzare dell’eresia catara che scuoteva l’Italia e sud della Francia e i difficili rapporti con l’Impero, avrà il suo contraltare in Federico II, all’inizio del Duecento giovanissimo Imperatore del Sacro Romano Impero, dapprima suo protetto poi suo rivale, una volta sconfitto, nel 1214 alla battaglia di Bouvines, l’usurpatore Ottone IV. Con il conseguente scoppio della crisi inglese che porterà alla concessione della Magna Charta anche Federico inizierà a far sentire la sua voce, la voce di uno dei più grandi sovrani che segnerà la storia italiana ed europea per molti secoli anche dopo la sua morte avvenuta nel 1250.   

Al Museo Leone prosegue inoltre fino al 9 giugno la mostra Sant'Andrea di Vercelli nei disegni di Carlo Emanuele e Edoardo Arborio Mella e il cofanetto di Guala Bicchieri, anch’essa appositamente preparata per gli 800 anni dell’abbazia di Sant’Andrea, celebrati attraverso l’esposizione 29 tavole acquerellate raffiguranti la basilica e opera del conte Carlo Emanuele Arborio Mella e del figlio Edoardo che le realizzarono in occasione dei lavori di restauro.

Assieme ai disegni, la mostra, mira alla valorizzazione di un’opera permanentemente esposta in Museo: il cofanetto con medaglioni smaltati di manifattura limosina parte del tesoro che il cardinale Guala Bicchieri donò all’abate di Sant’Andrea Tommaso Gallo nel 1224 e che Camillo Leone acquistò poi sul mercato antiquario nel 1883. Il prezioso scrigno è l’unico oggetto appartenuto al cardinale ancora presente a Vercelli.

 

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