Con il patrocinio della Città di Vercelli, l’Associazione Culturale “Fiori dell’Infinito” organizza un appuntamento con la scrittrice Margherita Salvador che si terrà giovedì 11 gennaio alle 18 alla Biblioteca Civica in via Galileo Ferraris 95.
Essere belli, giovani, scattanti, pieni di successo: chi non lo vorrebbe? Inseguire questi obiettivi ci porta a una vera e piena felicità oppure a una felicità solo di facciata? L'autrice ci insegna come prendere il coraggio a quattro mani, aprire la porta della gabbia in cui viviamo e trovare il coraggio di uscirne fuori, spiegando quali sono e come agiscono le spietate leggi invisibili del "mondo delle apparenze" che governano la società odierna, tra paure, sensi di colpa e di perenne inadeguatezza, e come liberarsene definitivamente per creare la vita autentica che davvero sogniamo. Con la gioia negli occhi e anche un po' di senso dell'umorismo. La strada del successo è quella che ci fa vivere da persone libere, indipendenti e padrone delle nostre vite. Bisogna solo imparare a riconoscerla e a seguirla. Siete pronti ad uscire dalla "gabbia" e a gettare via le chiavi? Non dovete che fare il primo passo!
Margherita Salvador è nata a Volterra nel 1976. Ha conseguito il Diploma di Traduttrice alla Scuola Interpreti di Bruxelles e la Laurea di Interprete e Corrispondente in Lingue Straniere presso l’Università Linguistica di Mosca. Successivamente ha frequentato corsi di specializzazione in Italia, Inghilterra e Stati Uniti (Hult Business University of Boston, Language International Studies of San Francisco, Free NLP Academy di Torino) ed una serie di conferenze formative nel campo delle scienze sociali (Harvard University), della psicologia e del counseling (ciclo di conferenze a cura di Christian Carter e Rori Raye) e della past-life regression therapy (Brian Weiss, autore di “Molte vite, molti maestri”). Attualmente vive e lavora a Bruxelles, dove svolge la professione di Interprete di Conferenza per Istituzioni, Sindacati Europei, Centri Congressi ed Aziende del settore privato. Il contesto della comunicazione interculturale in cui lavora l’ha portata a confrontarsi con diverse realtà ed ha toccato con mano cosa vuol dire vivere in un mondo delle apparenze che funziona con le sue proprie leggi.