Il 2 novembre del 1968 l'evento alluvionale che causò tanti lutti nel Biellese colpì, fortunatamente con minore violenza e senza vittime, anche Vercelli. L’evento, per la sua natura eccezionale, si impresse nei ricordi delle persone che vissero quell’esperienza e lasciò un segno indelebile nella periferia cittadina.
In quel giorno di autunno, si registrarono nel tratto compreso tra Romagnano Sesia e Vercelli numerose rotte nelle arginature del fiume Sesia, e i rioni Cervetto, Isola e Canadà furono in breve sommersi.
Difficile oggi immaginare il paesaggio di colpo mutato di quei tempi lontani: le strade allagate, le case affioranti dall’acqua, barche al posto di automobili, i rumori attutiti. Ancor più stupefacente è immaginare la gara di solidarietà che fin da subito fu organizzata dai cittadini e dai tanti giovani per aiutare le persone, per salvare il bestiame e per mettere al sicuro il salvabile.
Venerdì 2 novembre, alle 21, alla scuola dell’Infanzia Isola di via Anadone, a 50 anni esatti dal quel giorno, l’alluvione del ’68 sarà raccontata attraverso la testimonianza viva degli abitanti che ancora risiedono nei rioni, la pubblicazione “Vercelli, il diluvio di novembre” di M. Barberis e S. Robutti, le foto dell’Archivio Baita di Renato Greppi, gentilmente concesse dal Presidente Lorenzo Proverbio, e i video amatoriali (in parte materiale inedito conservato da Ivo Guzzon) di chi fu testimone diretto.
La serata, ad ingresso libero, organizzata dal Comitato Rione Isola, sarà accompagnata dal coro dell’Università Popolare e porterà all’inaugurazione di una piccola mostra presso la stessa scuola.