Senza innovazione non ci sarebbe la musica. Anche ciò che oggi è considerato “classico” un tempo è stato “moderno”, e la sua modernità ha sorpreso, stimolato, magari scandalizzato ma spinto a fare un passo avanti. È questo lo spirito di una delle serate più importanti di questo XXIV Viotti Festival, quella di sabato 23 aprile, quando al Teatro Civico di Vercelli (ore 21, concerto in abbonamento) sul palcoscenico sarà unico protagonista il giovane percussionista – piemontese di nascita e ora acclamato in tutto il mondo – Simone Rubino.
Un concerto molto atteso, eppure capace di andare al di là delle aspettative, questo di Rubino. Si è infatti di fronte non a un pur bravissimo esecutore, ma a un artista completo e inesauribile, nel quale la tecnica mirabolante si sposa a una carismatica presenza scenica. Le percussioni, un tempo semplice complemento dell'orchestra, giungono nelle sue mani al centro della scena, creando un “mondo sonoro” inatteso, pieno di sfumature e incredibilmente affascinante. Un mondo che, tratto caratteristico di Rubino, fa dialogare antico e nuovo spaziando tra le epoche e gli stili.
Il programma del concerto è dunque un vero e proprio viaggio di scoperta, a partire dall'evocativa versione per vibrafono della Ciaccona di J. S. Bach (la cui polifonia in fondo si presta ad essere espressa con le percussioni) fino al Water Spirit di Tan Dun, nel quale Rubino manipola con vari tipi di microfono i suoni prodotti da ciotole, bottiglie e altri oggetti immersi in bacinelle piene d'acqua. Sarebbe già molto, ma c'è ancora di più, ovvero le opere di veri virtuosi quali Alexej Gerassimez, Peter Sadlo (già maestro proprio di Rubino), Bruce Hamilton e Casey Cangelosi (definito “il Paganini dei percussionisti”), nelle quali la musica dal vivo si sposa spesso alle tracce preregistrate e il solista dà vita a una vera e propria performance teatrale. Teatro che ritorna in chiusura, con Rubino impegnato non solo con le mani ma anche con la voce in un'opera sviluppata con Lamberto Curtoni sugli splendidi testi della poetessa Mariangela Gualtieri.
BIGLIETTI
Da 10 a 22 € online sul sito www.viottifestival.it o presso la biglietteria “Viotti Club” via G. Ferraris 14, Vercelli, dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 18.50 – Riduzioni per under 25, over 65, soci Coop.
INFORMAZIONI
www.viottifestival.it – email biglietteria@viottifestival.it – cell 329 1260732
SOLIDARIETA’ & CULTURA: BIGLIETTO SOSPESO
Con l’iniziativa del “biglietto sospeso” 10 biglietti gratuiti (in parte acquistati da privati e in parte offerti dal Festival) sono a disposizione delle Associazioni Solidali del territorio che sono invitate a contattare l’organizzazione del Festival (biglietteria@viottifestival.it) per farne richiesta per offrirli a coloro che non possono permettersi di andare a teatro.
Simone Rubino percussioni
Programma
Tan Dun – Water Spirit (cadenza dal Water Concerto for water percussion and orchestra)
A. Gerassimez – Asventuras per rullante solo
B. Hamilton – Interzones per vibrafono e nastro magnetico
C. Cangelosi – Bad Touch per percussioni e nastro magnetico
J. S. Bach – Ciaccona dalla Partita n. 2 BWV 1004, trascr. per vibrafono di E. Egüez
P. Sadlo – Variations on Fuga C II
L. Curtoni – Io guardo spesso il cielo, Quel metro che ci avvicina, La preghiera più alta (testi di M. Gualtieri)