Supporters
Con il patrocinio del Comune di Vercelli
Con la collaborazione di Artisolide
Con la partecipazione del Museo della Figurina di Modena, Sanguinetti Editore, CLAAS Agricoltura
Sito dell’evento
http://figurineliebig.blogspot.it
Per informazioni e adesioni
figurine.liebig@mail.com
Borsa scambio di Figurine Liebig tra collezionisti e appassionati.
Questa parte della giornata sarà dedicata esclusivamente allo scambio di figurine. E’ una occasione preziosa per socializzare tra collezionisti e scambiarsi consigli ed esperienze. Vuole inoltre essere un momento per iniziare a stabilire una “community” di appassionati per far nascere iniziative simili in futuro. Inoltre sarà un’ importante evento per i cosiddetti curiosi che avranno la possibilità di toccare con mano le figurine e apprezzarne la storia seguendo le spiegazioni dei collezionisti volontari presenti. Ci vogliamo rivolgere al più ampio pubblico possibile, anche e soprattutto ai giovani. I collezionisti volontari infatti avranno la possibilità di esibire le proprie collezioni e fornire spiegazioni sulla storia delle figurine rivelando curiosità e aneddoti.
ore 16 - 18
Conferenza.
Relatori e titolo dell’intervento:
Decio Martinisi, collezionista
Come nasce la Figurina Liebig. Passione, arte e storia.
Giorgio Carfagna, storico della comunicazione.
La propaganda attraverso la figurina.
INTERVISTA A DECIO MARTINISI
Questo evento nasce da una mia idea e dalla mia passione per le figurine Liebig. Ho voluto fortemente organizzare questo evento straordinario anche a Vercelli dopo il successo ottenuto a Novara, Vigevano e Oleggio. Il mio obiettivo, forse un po’ ambizioso ma certamente raggiungibile, è quello di riunire collezionisti da tutta Italia e avvicinare appassionati e curiosi, soprattutto giovani appassionati di figurine in generale.
A chi mi chiede il perché rispondo che studiando le collezioni si possono ripercorrere le tecniche artistiche, gli stili e i gusti di fine Ottocento e inizio Novecento. Le figurine sono senza dubbio veri e propri capolavori che nonostante siano oggi considerate di nicchia, appartengono a tutti. E questa è una delle ragioni per cui ho voluto aprire, per così dire, le porte ai curiosi e al grande pubblico, perché la loro importanza e il loro valore risiede proprio nel rivivere attraverso di esse la nostra storia e le nostre radici culturali e artistiche. Solo studiandole e parlandone in pubblico, come faremo nella giornata di Maggio, i giovani, che sono il nostro motore e la nostra speranza, continueranno a comprenderle e a valorizzarle e con esse la storia.
IL BARONE VON LIEBIG E LE “SUE” FIGURINE
Il chimico tedesco poi diventato barone, Justus von Liebig, fu l’inventore di un prodotto destinato al bene e al progresso dell’umanità: l’estratto di carne. Lo scopo era quello di risolvere i gravi problemi nutrizionali della sua epoca e la fame nel mondo. A questo intento se ne aggiungeva un altro, quello educativo. Si decise così a promuovere un complesso sistema di figurine le cui tematiche spaziassero dalla natura alla storia, dall’arte alla scienza, dalle religioni al teatro, dalla musica alla botanica. Non si può dunque considerarle solo “semplici figurine”, più adatto sarebbe parlare di una vera e propria sintesi enciclopedica dello scibile umano attraverso le immagini. Diventarono subito oggetto di culto in tutto il mondo tanto che furono emesse figurine in lingua fiamminga, ungherese, russa, danese, algerina, portoghese, boema, svedese, inglese, italiana etc etc per un totale di 1871 serie. Sono in lingua italiana sono state emesse 1311 serie dal 1878 al 1975, anno dell’ultima emissione.