Con l’associazione culturale TibetanoZero
In dirittura d’arrivo gli incontri per di animazione musicale e culturale nelle periferie
Terzo incontro, e ultimo di questa iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale e dall’associazione culturale “TibetanoZero”, nelle periferie della città. E’ in programma nel salone dell’oratorio parrocchiale dei Cappuccini domenica prossima, 26 novembre, con inizio alle 17.
La formula è ancora quella dell’animazione musicale e culturale presentata sviluppando il tema della tradizione: dalle canzoni folk vercellesi e piemontesi alle immagini che raccontano il passato delle periferie, fotografie e vecchie cartoline diventate vere e proprie testimonianze storiche e urbanistiche.
Dopo Porta Torino e Isola, abbracciando la città da Ovest a Est, il ciclo di incontri si chiude ai Cappuccini, un tempo frazione di Vercelli poi diventata propaggine della Città praticamente senza soluzione di continuità con essa. Si parlerà di questo importante rione, dei personaggi che vivono ancora nel ricordo dei suoi abitanti, e delle strade attraverso le quali vi si accedeva passando per Porta Casale o dal Canton Billiemme, zone a loro volta diventate rioni.
L’intento alla base di questa iniziativa è stato quello di “decentrare” l’animazione, portarla al di fuori della cerchia delle vecchie mura cittadine, oggi sostituite dai viali. Promuovere eventi di intrattenimento ospitandoli in spazi nuovi, diversi da quelli solitamente sfruttati. Rendere protagoniste le periferie, insomma, valorizzandole proprio grazie alle loro tradizioni. E da qui, anche, la scelta di fare questi incontri nei saloni parrocchiali, un luogo di aggregazione “partecipato” senza essere “centrale”.
Anche per questo ultimo appuntamento l’animazione musicale sarà affidata al gruppo La Lun-a Növa, una formazione che ha di recente celebrato i trent’anni di attività, che fa largo uso anche di strumentazione caratteristica del genere proposto e che nei due precedenti incontri ha riscosso molti apprezzamenti. A raccontare la storia del quartiere ricordandone qualche curioso aneddoto legato al passato di queste periferie e commentando anche alcune immagini recuperate dagli archivi dei celebri fotografi vercellesi che, tra il 1800 e il 1900 hanno immortalato momenti di vita vercellese, sarà ancora Claudio Cagnoni, giornalista conosciuto soprattutto per la sua attività radiofonica, ma al tempo stesso apprezzato per le sue escursioni tra la storia e le tradizioni locali, autore, proprio su questi temi, di diverse pubblicazioni (tra le ultime quelle sull’origine delle alberate di Vercelli e sui glicini di Palazzo Tartara).