In occasione della Mostra che porterà la Magna Charta a Vercelli, il Museo Leone, nell’ambito di un percorso diffuso che coinvolge il sistema museale cittadino e l’Archivio di stato, esporrà presso la sala delle Cinquecentine 29 tavole acquerellate raffiguranti l’abbazia di Sant’Andrea opera del conte Carlo Emanuele Arborio Mella e del figlio Edoardo. Esse furono realizzate a partire dal 1822 in occasione dei lavori di restauro dell’abbazia affidati a Carlo Emanuele e sono parte di un patrimonio familiare di disegni e progetti oggi in proprietà della Fondazione Istituto di Belle Arti e Museo Leone. Dalle tavole del Mella emerge la personalità di autori dalla sensibilità artistica ben più avanzata della media delle élites cittadine del periodo. Ma anche all’avanguardia, perché capaci di tenere il passo delle novità portate dalla Rivoluzione e dal periodo napoleonico, che, seppur avevano sfregiato il Sant’Andrea trasformandolo prima in ospedale militare e poi in deposito, avevano impresso alla storia un’accelerazione decisiva. E dai disegni, infatti, traspare una viva sensibilità già romantica, unita a precoci intenzioni di conservazione degli aspetti figurativi originari.
Una delle tavole più belle, sicuramente assieme a quella che raffigura una veduta interna della chiesa abbaziale, è quella che mostra frontalmente l’edificio, così bella e di impatto che è stata utilizzata, affiancata al ritratto che raffigura Guala, come immagine simbolo per la realizzazione della locandina e di tutto il materiale di comunicazione della mostra che si terrà in Arca.
Assieme ai disegni, la mostra, mira inoltre alla valorizzazione di un’opera permanentemente esposta al Museo Leone: il cofanetto con medaglioni smaltati di manifattura limosina parte del tesoro che il cardinale Guala Bicchieri donò all’abate di Sant’Andrea Tommaso Gallo nel 1224 e che Camillo Leone acquistò poi sul mercato antiquario nel 1883. Il prezioso scrigno è l’unico oggetto appartenuto al cardinale ancora presente a Vercelli. Esso annoda la storia di Camillo Leone e del suo Museo prima a quella dell’amico Edoardo Mella, con il quale Leone condivise il comune impegno presso l’Istituto di Belle Arti, poi a quella delle vicende di Sant’Andrea e del maggiore e più famoso scrigno cardinalizio che, proprio durante i restauri dell’abbazia diretti da Carlo Emanuele, fu ritrovato ed in seguito donato al conte in segno di gratitudine per l’opera prestata.
Completano il percorso, anch’esse in esposizione permanente, le sculture provenienti dal pulpito della cattedrale di Sant’Eusebio. Esse furono eseguite nel terzo decennio del Duecento da un’artista aggiornato sulla produzione transalpina, simbolo della cultura internazionale che il cardinale Guala Bicchieri promuoveva in quegli anni attraverso il cantiere di Sant’Andrea. Giunte in museo per diverse vie sono oggi parte integrante delle collezioni medievali del Leone.
Oltre alla esposizione dei disegni Arborio Mella e del cofanetto Guala Bicchieri, segnaliamo questi appuntamenti del Museo Leone legati alla mostra ma accessibili su prenotazione telefonando allo 0161 253204 oppure 348 3272584:
Sant’Andrea di Vercelli: Guala racconta la sua abbazia, 31 marzo ore 15 Attività delle Sezioni Educative dei Musei di Vercelli presso ARCA.
Cucina medievale: Laboratorio e degustazione, Domenica 7 aprile ore 15 a cura dell’archeogastronoma Laura Mussi, nell’ambito del “Progetto Dedalo. Volare sugli anni”.
Intorno a Guala: Tre lezioni per saperne di più sui personaggi del Duecento legati alle vicende del cardinale Guala Bicchieri. 1a lezione - Domenica 14 aprile ore 17,30, a cura di Luca Brusotto. 2a lezione - Giovedì 25 aprile ore 17,30, a cura di Riccardo Rossi. 3a lezione - Domenica 12 maggio ore 17,30, a cura di Luca Brusotto e Riccardo Rossi.
Happy hour con Guala: Aperitivo medievale, Venerdì 17 maggio ore 17,30 a cura dell’archeogastronoma Laura Mussi.
Nel giardino dell’Abbazia appuntamento Officine Museo Leone, Domenica 26 maggio ore 15 a cura dei servizi educativi.