Nuova collaborazione con la Comunità Ebraica di Vercelli per una speciale visita tematica dal titolo "Arte ebraica e arte cristiana. Questioni di vita e di morte.", avrà inizio un percorso tematico alla scoperta delle peculiarità e delle caratteristiche comuni dell’arte ebraica e di quella cristiana.
Due mondi in contatto
La grossa differenza tra arte ebraica e arte cristiana è sicuramente l’aniconismo della prima. Il divieto di rappresentare la figura umana è assoluto nei luoghi ebraici. Al contrario, in ambito cristiano, la raffigurazione dei personaggi delle Sacre Scritture o della storia cristiana ha contraddistinto edifici sacri e suppellettili.
Tuttavia la derivazione di una religione dall’altra ha comportato, anche nelle rappresentazioni artistiche, stili, simboli e rimandi allegorici comuni, seppur declinati con significati diversi.
Tra le tematiche affrontate si parlerà anche della morte e del lutto. Del loro significato per il singolo e per la comunità, di come si percepisca il sacro e ci si interroghi sul perché e sul significato dell’esistenza.
I luoghi vercellesi
La Sinagoga di Vercelli è sorta dopo l’Emancipazione del 1848. Può essere letta come un’affermazione della presenza della comunità ebraica in città, dopo anni di emarginazione e dinieghi da parte della società. Il Tempio stesso è un simbolo di vita, lontano per precetto e per forma mentis dall’idea della morte e del lutto, seppur non animato da immagini umane. Di contro, l’iconografia cristiana è ricca di immagini, anche tragiche, a Passio e martiri. Immagini capaci di suscitare devozione e immediati collegamenti ai testi sacri.
La visita toccherà i due principali poli religiosi della città di Vercelli, raccontando anche i rapporti storicamente esistenti tra le comunità cristiane ed ebraiche vercellesi.
L’evento è organizzato in collaborazione con la Comunità Ebraica di Vercelli.
Realizzato con il contributo dell’Arcidiocesi di Vercelli e della Fondazione CRV.