A casa del diavolo
Programma
F. J. Haydn – Concerto in do maggiore per violoncello e orchestra Hob. VIIb:1 (trascr. Nakariakov)
L. Boccherini – Sinfonia in re minore op. 12 n. 4 Della casa del diavolo G 506
J.-B. Arban – Variazioni su Il carnevale di Venezia
LA DIABOLICA E ANGELICA TROMBA DI SERGEI NAKARIAKOV
C'è (ancora) chi spara i botti a Capodanno... e chi invece li riserva a occasioni migliori: è il caso del XXII Viotti Festival, che ha deciso di iniziare il 2020 – sabato 11 gennaio al Teatro Civico di Vercelli (ore 21, concerto in abbonamento) – con una serata davvero “esplosiva”. E questo per almeno due motivi, ovvero l'originalità della scelta artistica e la qualità assoluta dell'interprete. L'originalità sta nello strumento solista, ovvero la tromba. Sebbene molti grandi compositori, da Monteverdi fino a Haydn e a Verdi, le abbiano dedicato pagine memorabili, oggi la tromba è associata dal pubblico alla musica leggera o alla grande tradizione del jazz. Ed è un peccato, perché anche nel panorama classico è uno strumento che sa essere sia possente sia delicato, ricco di espressività e di cantabilità. Fortunata, dunque, l'idea del Viotti Festival di riservarle una serata che sicuramente saprà stupire ogni spettatore. Stupore inevitabile, visto – per venire al secondo aspetto – che la qualità del protagonista è assoluta: Sergei Nakariakov è infatti unanimemente riconosciuto come il più grande solista di questo strumento al mondo, tanto da essere definito “il Paganini della tromba”. Quella di sabato 11 sarà quindi l'occasione per il fedele pubblico del Festival di fare la conoscenza di una stella di prima grandezza, uno dei pochissimi solisti capaci prima di imporsi con un suono purissimo e una personalità magnetica, e poi di lasciare ricordi indelebili. Il programma della serata, d'altro canto, è costruito per andare addirittura al di là delle più elevate aspettative. Nakariakov aprirà infatti con il Concerto in do maggiore per violoncello di Haydn, opera più che pregevole proposta per l'occasione in una fascinosa ed efficace trascrizione per tromba ed orchestra curata da Nakariakov stesso. Riscoperto soltanto nel 1961 da Oldrich Pulkert e pubblicato nel 1963, il Concerto è ideale per mettere in risalto la duplice vocazione del solista al virtuosismo e alla cantabilità. La serata proseguirà con la quarta delle Sinfonie di Boccherini, composta a Madrid nel 1771, quando il lucchese si trovava al servizio di Don Luis, infante di Spagna e fratello del re. Un'opera dai contenuti tesi e drammatici, passata alla storia per lo scatenato e sulfureo finale, definito emblematicamente Ciaccona che rappresenta l'inferno. Degna chiusura di un programma eccelso saranno le pirotecniche variazioni sul celebre tema da Il carnevale di Venezia composte dall’ottocentesco Jean-Baptiste Arban, che della tromba fu profondo conoscitore e virtuoso di fama mondiale. Una pagina irresistibile, capace letteralmente di tenere il pubblico con il fiato sospeso fino all'ultima nota. Il perfetto epilogo di una serata straordinaria.