"Cordialmente vostro, Ennio Flaiano" , Sabato 12 e domenica 13 settembre 2020 Museo Leone, Vercelli - ore 17.00.
Durante il periodo di chiusura totale, o lockdown se preferite, fra i vari testi consultati in cerca di racconti per il nostro appuntamento del “Tè delle cinque”, mi ero imbattuto in un vecchio volume che raccoglieva vari scritti di Ennio Flaiano. L’avevo sempre sfogliato superficialmente, in cerca soprattutto dei suoi famosi aforismi, ciò per cui viene maggiormente ricordato e citato, ma ad una più attenta lettura, mi sono accorto di quanto grande e profondo fosse in realtà come scrittore. Forse nemmeno gli piacerebbe come definizione avendo un giorno dichiarato: “Caro signore, io non ho una vocazione narrativa. Scrivo, che è una cosa molto diversa”. Infatti scrisse un solo romanzo, “Tempo di uccidere”, che nel 1947 vinse il Premio Strega. Fu poi sceneggiatore con Fellini (Lo sceicco bianco, I vitelloni, La strada, La dolce vita, 8 e ½) e di altre decine e decine di film più o meno di successo. Fu giornalista per Il Mondo di Pannunzio, per L’Espresso, per il Corriere della sera e per altre testate. Scrisse anche per il teatro: Un marziano a Roma, ad esempio. Scriveva continuamente, raccoglieva i pensieri, le sue considerazioni più o meno amare, più o meno dissacranti in taccuini e fogli sparsi, che in gran parte sono stati pubblicati. Era un uomo indipendente, non legato a alcuna parte politica, amava la libertà e fu testimone diretto della Marcia su Roma nel ‘22, del 25 luglio 1943 e della liberazione di Roma da parte degli alleati. Scrisse di tutto questo e dell’Italia del dopoguerra, del Boom economico, della contestazione nel ‘68. Alcuni di questi brani verranno letti nei due pomeriggi al Museo Leone; questi e molti altri, alcuni brevi racconti, altri brevissimi e folgoranti pensieri su Roma, sul giornalismo e sugli italiani. Un sassofono accompagnerà le parole lette, perché il sax è lo strumento che più si avvicina alla voce umana: può sussurrare, suggerire, essere suadente e acido, stridente. Ci vuole però un ottimo interprete dello strumento: Francesco Aroni Vigone lo è senza dubbio. Insieme cercheremo di rendere merito e onore agli splendidi scritti di Ennio Flaiano. Un ringraziamento particolare va agli sponsor che, come sempre, rendono possibile la realizzazione di questi piccoli e gustosi eventi. La Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, innanzitutto, come supporto istituzionale di tutte le iniziative dell’Associazione “Il Porto” e, in questo caso particolare, lo sponsor unico non istituzionale Costantino Immobiliare. Al Museo Leone, ai suoi responsabili, Gianni Mentigazzi e Luca Brusotto, complici della realizzazione delle nostre idee, e ai suoi dipendenti, un sentito grazie per l’organizzazione impeccabile e sempre attenta ai particolari, soprattutto in questo periodo di norme stringenti, in cui, ancora una volta la disponibilità di posti sarà di un massimo di 50 persone.