Questo elmo miniaturistico riproduce fedelmente la galea adottata da alcune categorie di gladiatori, in particolare il Trace e il Mirmillone. I loro elmi erano infatti caratterizzati da un’ampia visiera e muniti di protezione anche per il volto. Ciò che differenziava le due categorie era il lophos, ovvero il cimiero che sormontava l’elmo, culminante in protome di uccello rapace nel caso del Trace, o in protome di pesce (murma), nel caso del mirmillone, che, proprio da questo dettaglio traeva il proprio nome. La definizione sommaria della parte apicale non permette di attribuire con precisione questo elmo, che, tuttavia, pur in mancanza di dati di scavo, possiamo ipotizzare fosse deposto nella sepoltura di un gladiatore. I guerrieri che per professione si fronteggiavano nei giochi gladiatori erano certamente presenti anche a Vercelli, dove il grande anfiteatro costruito al di fuori delle mura della città poteva ospitare un vasto pubblico per ogni genere di esibizioni e di combattimenti (munera).
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