Previsione e categorie di rischio
La previsione consiste nelle attività dirette allo studio e alla definizione delle cause dei fenomeni calamitosi, alla identificazione di rischi e alla individuazione delle zone del territorio soggette ai rischi stessi. Il riconoscimento delle diverse tipologie di pericolosità incidenti sul territorio e la delimitazione delle aree soggette è quindi la prima fase di pianificazione di Protezione Civile, preliminare alla definizione degli scenari di rischio e alle attività di protezione.
Una possibile classificazione dei rischi prevede la distinzione tra rischi naturali (cioè derivanti da fenomeni naturali come, ad esempio, il rischio idrogeologico e quello sismico) e rischi antropici (cioè legati a situazioni artificiali, dovute ad iniziative e attività dell'uomo, come il rischio rottura dighe, quello legato a incendi boschivi e il rischio sanitario).
È inoltre possibile suddividere gli eventi che determinano i rischi in prevedibili (meteorologico, idrogeologico e idraulico) e non prevedibili (chimico - industriale, sismico, viabilità e trasporti, incendi boschivi).
Una notazione particolare meritano gli eventi a rilevante impatto locale, in quanto la presenza sul territorio comunale di manifestazioni periodiche di grande richiamo o comunque di eventi non ordinari, vale a dire di una situazione che per la propria portata possa determinare e/o subire effetti di Protezione Civile, richiedano la pianificazioni e l’attuazione di misure di Protezione Civile a salvaguardia dell’incolumità di partecipanti e visitatori attraverso il fondamentale supporto del volontariato organizzato di Protezione Civile.
Fenomeni prevedibili
Il rischio prevedibile legato a eventi meteorologici è costituito dalla possibilità che, su un determinato territorio, si verifichino fenomeni naturali quali precipitazioni piovose intense di carattere temporalesco, grandinate, forti nevicate a bassa quota, trombe d'aria, raffiche di vento, prolungati periodi di siccità, che possono colpire le persone, le cose e l'ambiente. Si tratta in genere di fenomeni di breve durata, ma molto intensi, che possono provocare danni ingenti sul territorio.
Gli eventi meteorologici eccezionali non rappresentano solamente un rischio diretto, ma possono provocare l’insorgere di altri rischi (alluvioni, crolli, blocco della viabilità, interruzione dell’erogazione di servizi essenziali, ecc.) per i quali rappresentano cause ed effetti segnalatori e premonitori.
I principali fenomeni meteorologici previsti dal Sistema regionale di allertamento idrogeologico che possono determinare situazioni di criticità nel territorio in esame sono:
- precipitazioni
- temporali
- anomalie termiche
- nevicate intense
- venti forti
- nebbia
- gelate
Il rischio idrogeologico e idraulico è senza dubbio quello che maggiormente interessa il territorio di Vercelli, sia in termini di danni arrecati, sia di frequenza dei fenomeni. Tra i fattori naturali predisponenti il principale è la conformazione geologica e geomorfologica, fortemente condizionata dall’azione dell’uomo e dalle continue modifiche del territorio.
Il territorio di Vercelli risulta ubicato in posizione sensibile nei confronti della rete idrografica per la presenza del fiume Sesia in prossimità del limite orientale e anche per l’esistenza a monte, fuori dal proprio ambito amministrativo, dell’importante nodo idraulico di confluenza del torrente Elvo nel torrente Cervo e di quest’ultimo nel fiume Sesia.
Una serie di rogge e canali regimati e utilizzati prevalentemente a scopo irriguo solca il territorio comunale sia da Nord a Sud che da Ovest verso Est.
Fenomeni non prevedibili
Il rischio viabilità e trasporti è identificabile nel complesso delle situazioni gravanti sulle persone e sui beni, derivante sia dagli incidenti di movimento dei mezzi di trasporto, sia dalla dispersione di sostanze pericolose trasportate.
Il rischio chimico - industriale si riferisce essenzialmente a tre tipologie di eventi incidentali che dipendono dalle caratteristiche chimico-fisiche e tossicologiche delle sostanze utilizzate nei cicli produttivi o immagazzinate nei depositi di impianti industriali o di insediamenti artigianali:
- incendio (sostanza infiammabili);
- esplosione (sostanze esplosive);
- nube tossica (sostanze che si diffondono allo stato gassoso).
I diversi tipi di incidente comportano situazioni di rischio differenti tra loro per gli effetti che possono indurre sull’uomo, sugli animali, sull’ambiente, sulle strutture e gli edifici presenti nel territorio interessato. La gravità degli effetti dipende dalle modalità attraverso cui avviene l’esposizione; ad esempio, un parametro importante è la distanza dal luogo dell’incidente.
Tra gli incidenti industriali, il Rischio di Incidente Rilevante indica la probabilità che da un impianto industriale che utilizza determinate sostanze pericolose derivi, a causa di fenomeni incontrollati, un incendio o un'esplosione dia luogo a un pericolo per la salute umana, animale e/o per l'ambiente, all'interno o all'esterno dello stabilimento.
Il termine è nato in occasione dell'evento verificatosi negli anni Settanta a Seveso (MB) quando, la fuoriuscita di diossina da un impianto industriale, provocò gravi danni a persone e al territorio di quel comune.
A seguito di ciò la Comunità europea adotto la prima disciplina per prevenire rischi di incidenti rilevanti connesse con determinate attività industriali, nota come 'Direttiva Seveso'.
Sul territorio di Vercelli ci sono due attività a rischio di incidente rilevante (un’industria che produce sostanze chimiche organiche di base e un deposito tossici) soggette a pianificazione d’emergenza esterna (P.E.E.) redatta dall’autorità pubblica competente che organizza la risposta di Protezione Civile per ridurre gli effetti dell’incidente sulla salute pubblica e sull’ambiente. Nel P.E.E. sono indicate le zone a rischio, gli allarmi e i comportamenti da adottare da parte della popolazione in caso di incidente.
Allegato | Dimensione |
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scenari_di_rischio_idrologico.pdf | 822.49 KB |
scenari_viabilta_e_trasporti.pdf | 1.07 MB |
scenari_incidente_industriale.pdf | 1004.91 KB |