Ferdinando ROSSARO (Vercelli 1846-1927) e figli (Edgardo e Irma?)
Ritratto di Dino [Bernardino] Carbone
1919
olio su tela siglata in basso a sinistra “FR”, in cornice lignea laccata
dim. cm. c.c. 122 x 91,6 x 5,5; s.c. cm 110 x 80
iscrizione: “DINO CARBONE/ benefattore 1919”
Proprietà: Inventario 1930 – Anno VIII Ospedale Maggiore Vercelli n°5079; Inventario Città di Vercelli n°26195
Restauro: 2023, M.G. Ferrari, V. Sfondrini, collaboratori al progetto: V. Cassaro e M. Buffa
Il restauro dell'opera è stato sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Torino (bando “Cantieri diffusi”) e dal Comune di Vercelli
Ascolta "Chiara Bussi in Carbone" su Spreaker.
Voce narrante Aisling Lenti
CARTA D'IDENTITÀ
Benefattrice: Chiara Bussi alias Buzzi (Vicolungo, Novara 1867-Vercelli 18 febbraio 1925)
Status: benestante, “donna di casa”
Lascito: nell'intento di onorare la memoria del suo compianto marito Edoardo, di professione argentiere, e dei suoi due figli Bernardino e Carolina, morti prematuramente, costituì a loro nome un posto da incurabile e due posti da cronico. Nell'ottobre del 1918, versò la somma di 45.000 lire. La nomina dei beneficiari era riservata all'Amministrazione dell'Ospedale.
Ritratti: per volontà della benefattrice i tre ritratti consegnano l'effige non di se stessa ma quella dei suoi affetti più cari, tragicamente e improvvisamente mancati. Nel 1904 i coniugi Carbone perdono la figlia dodicenne Carolina, cui segue la morte del marito Edoardo a Vercelli, il 6 giugno 1918, “per esaurimento nervoso” all'età di 56 anni. Dopo solo tre mesi, nell'agosto del 1918, muore l'altro figlio Bernardino, di 19 anni, per cardiopatia.
Pittore: Rossaro consegnò i tre ritratti all'Ospedale, il 14 luglio 1919, e venne pagato 450 lire in tutto. Per i due giovani sceglie di ambientare Bernardino all'aperto, in uno sfondo di paesaggio e con una posa disinvolta, mentre la sorella Carolina è intenta a sistemare un vaso di fiori in un interno arredato.
Testi e schedatura a cura di L. Berardi e C. Lacchia, 2023.